Appendino, referente piemontese della community Donne Protagoniste in sanità: “Da 50 anni si fanno prove solo su manichini con caratteristiche maschili, lavoriamo per realizzare tecnologie legate al genere”
Bologna, 23 giugno 2023 – “La storia del mondo biomedicale ci insegna che la progettazione è sempre stata dedicata al genere maschile, ma negli ultimi anni, con la nostra community, abbiamo voluto creare un tavolo tecnico, di ingegneri e medici, per approfondire la tematica legata alla progettazione dei dispositivi medici per donne, prendendo esempio dai manichini femminili per crash test ”.
A dirlo è Manuela Appendino, ingegnera biomedica, referente per il Piemonte di Donne Protagoniste in sanità, intervenuta alla convention di Bologna nell’ambito dei lavori del tavolo dal titolo “Sulla strada del genere tra salute e tecnologia”.
“Strumenti dedicati possono essere utili sia per le donne, come pazienti, che per le professioniste che operano nelle sale operatorie e che possono ritrovarsi dispositivi appositamente studiati per il palmo delle loro mani -spiega Appendino-. Da 50 anni si provano crash test su manichini maschili e, soltanto negli ultimi dieci anni, ci si è resi conto di quante informazioni sono andate perse per non aver strutturato anche un manichino con caratteristiche antropometriche tipicamente femminili per elaborare simulazioni di impatto differenziate per genere. Sesso biologico e genere sono due dimensioni diverse ma che devono diventare necessariamente complementari, così da realizzare una vera e propria innovazione e ricercare nuove tecnologie adattabili alla “persona”.
Grazie a questa differenzazione e trasversalità la tecnologia può compiere ulteriori passi verso il futuro”.