Il commissario della Azienda sanitaria alla quarta Convention delle Donne Protagoniste in sanità, in corso a Roma: “Bisogna far capire il paradigma delle cure domiciliare: 248mila persone vivono da sole nella nostra Asl”

Roma, 11 luglio 2024 – “Tra le sfide del futuro c’è la riorganizzazione della sanità di prossimità, della sanità socio-sanitaria. Dobbiamo inculcare nella popolazione il paradigma della domiciliarità. 248mila persone vivono da sole nella Asl Roma 1, dove ci sono circa 1 milione di abitanti, e queste prevalentemente sono donne anziane e hanno bisogno di una rete sociale”.

A dirlo è Giuseppe Quintavalle, commissario straordinario della Asl Roma 1 Lazio, a margine della quarta Convention delle Donne Protagoniste in Sanità, che si è tenuta ieri e oggi  a Roma.

“Uno dei problemi che affrontiamo è la depressione, dovuta spesso alla solitudine per gli anziani. Depressione anche dei minori visto che sono aumentati i gesti di autolesionismo, solitudine negli adolescenti che si rifugiano nei social, e solitudine negli adulti” sottolinea Quintavalle.

“Noi siamo promotori di una delle migliori sanità al mondo, basti pensare alle tantissime persone che salviamo ogni giorno – dichiara il Commissario straordinario Asl Roma 1 Lazio -. Adesso ci si pone davanti un’ulteriore sfida: la società è cambiata, l’età demografica sta cambiando. Abbiamo duemila centenari in più all’anno, questo significa che il sistema funziona. Così come regge il sistema sociale. Un cambiamento che comporterà, però, delle riflessioni perché altrimenti non ce la faremo dal punto di vista della sostenibilità economica, infatti per ogni bambino che nasce ci sono sette anziani”.