I quattro progetti vincitrici del premio organizzato dalla community delle Donne protagoniste in sanità
Bologna, 24 giugno 2022. Percorsi di salute dedicati alle donne e bilancio di genere e promozione delle pari opportunità nelle aziende sanitarie pubbliche e nelle organizzazioni private. Sono le due sfide che la community delle “Donne protagoniste in sanità” ha lanciato in occasione della convention che si tiene in questi giorni a Bologna e che ha visto premiare le quattro strutture più virtuose, due pubbliche e due private appunto, come “Protagoniste 2022”. I premi sono stati consegnati oggi in occasione della seconda giornata della convention, alla presenza della presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, Emma Petitti.
Per la prima sfida, intitolata “Bilancio di genere o promozione delle pari opportunità a livello aziendale”, tra le aziende pubbliche ha vinto il premio l’Aou Pisana col progetto “Un’azienda che guarda alle donne e non solo”. La motivazione è che il progetto dimostra di promuovere e diffondere lo sviluppo di una cultura inclusiva contro le discriminazioni e le violenze di genere dal punto di vista della ricerca e dell’azione. L’azienda ospedaliera pisana partecipa infatti allo studio sul bilancio di genere e le ricadute nell’organizzazione del lavoro condotto da Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Anaao Assomed Toscana per strutturare indicatori comuni nelle aziende sanitarie e costruire così un modello di bilancio di genere. Inoltre organizza eventi formativi, interventi per la conciliazione dei tempi vita-lavoro e per le pari opportunità.
Tra le aziende private, invece, è l’Irccs Ospedale San Raffaele di Milano ad aggiudicarsi il primato con il suo Gender Equality Plan perché, si spiega nella motivazione, dimostra di promuovere una policy aziendale per migliorare il bilanciamento di genere nei percorsi di carriera, nelle commissioni, nei prodotti della ricerca e nelle presenze delle segreterie scientifiche e faculty dei congressi. Il Gender Equality Plan struttura obiettivi e azioni per la realizzazione dei quali viene destinato un budget con identificazione di responsabilità, tempi di realizzazione e un monitoraggio ex post.
“Percorsi di salute ad hoc per la donna” è la Sfida 2 lanciata dalla community che, per le aziende pubbliche, premia il progetto “Ospedale della donna”, presentato dall’Azienda Usl di Piacenza poiché mostra una visione olistica della salute con un modello di struttura ospedaliera declinato al femminile per tutte le fasi della vita, si spiega nella motivazione. Particolarmente apprezzata la concretezza della realizzazione del progetto, dall’individuazione di una sede centralizzata alla messa in atto di percorsi integrati che comprendono diagnosi, consulenza, cura, riabilitazione delle patologie femminili. Lodevole anche la promozione del lavoro in rete, con una logica integrata e di sistema, che permette confronto e scambio di competenze tra i professionisti.
“VeniAMOdaTE” è invece il progetto per la prevenzione oncologica negli istituti penitenziari pugliesi promosso dall’Alleanza contro il tumore ovarico della Puglia (Acto). Per la giuria con il progetto si mette in pratica il principio di universalità ed equità del servizio sanitario, offrendo gratuitamente nelle case circondariali femminili della regione quanto necessario per la prevenzione dei tumori ginecologici. Dunque informazioni, screening, visite, ecografie, pap test oltre a suggerimenti e cure. Tutte iniziative che hanno il merito di sensibilizzare sul miglioramento della cultura della prevenzione, promuovono l’autonomia, l’emancipazione e la responsabilità consapevole.
C’è poi una menzione speciale all’Associazione nazionale per le malattie infiammatorie croniche dell’intestino – Amici, col progetto “Resilient mothers: l’arte della maternità delle Mici, un progetto che si distingue per l’attenzione al percorso di maternità delle donne affette da Malattie infiammatorie croniche dell’intestino.
Soddisfazione è stata espressa dalla coordinatrice della community “Donne protagoniste in sanità”, Monica Calamai: “L’iniziativa, che inauguriamo quest’anno e che diventerà permanente, è stata un successo incredibile. Sono stati presentati cento progetti rappresentativi di quasi tutte le regioni italiane e tutti sono significativi e di valore. Uno degli obiettivi che ci siamo poste con la Sfida 1 era promuovere percorsi per le pari opportunità, colmare il gap retributivo e di carriera. Per la seconda sfida intendevamo premiare percorsi di medicina di genere dedicati alla donna tenendo conto che determinate patologie hanno impatto diverso sulla donna rispetto all’uomo e valorizzando la sensibilità sui bisogni femminili”.